Mineralia

Un raggio di luce che attraversa la materia per frangersi nell’aria, cristalli dalle forme affusolate, dai colori talvolta tenui talvolta vivaci. Un insieme di percorsi che si sviluppano da un unico soggetto: i minerali, per raccontare le memorie di ieri, per emozionare oggi gli occhi e la mente. Un’esposizione dove tornano a splendere le grandi collezioni mineralogiche dell’Università di Torino e del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, ormai da anni poco accessibili al pubblico. Una rassegna che conta centinaia di esemplari che variano per forma e colore: una mostra per scoprire i segreti più appassionanti del meraviglioso mondo dei cristalli. Molteplici gli aspetti che l'itinerario didattico vuole illustrare: i minerali come fonte primaria di metalli e materie prime per tutte le attività industriali, i minerali come strumento e motore dell’evoluzione della scienza e della tecnica. L’esposizione si articola in quattro diverse sezioni: la prima evidenzia le origini e lo sviluppo delle raccolte e, l’opera di studiosi e scienziati che hanno siglato importanti ricerche. Il visitatore si troverà poi a passeggiare in un giardino molto particolare, dove al posto di fiori e di arbusti brillano di vivida luce grandi esemplari di quarzo, gesso, calcite e poi pirite, tormalina e altri minerali dalle forme affascinati: un percorso alla scoperta dei giochi di ombre e di luci tra le facce dei cristalli. La terza sezione presenta una ricca selezione di minerali suddivisi in trenta vetrine in base alla sistematica cristallochimica: un viaggio nella varietà delle forme e dei colori del mondo dei minerali. Una serie di schede tecniche dettagliate con più livelli di lettura è a disposizione di chi vuole avere notizie e approfondimenti, ma non grava su una visita in cui solo gli occhi hanno voglia di nuove scoperte. L’ultima sezione infine ci porta nella [b][i]Gianna[/b][/i], la celebre miniera di talco della Val Germanasca dove per oltre un secolo questo candido prodotto della natura è stato ricavato dalla terra: un’accurata ricostruzione, realizzata utilizzando in parte anche i materiali originali delle travature, con tanto di carrelli, rotaie e blocchi di talco... L’esposizione rientra nel progetto “planetearth 2008” che nasce con lo scopo di mostrare nuovi ed emozionanti percorsi attraversi i quali le Scienze della Terra possono aiutare le generazioni future nel comprendere i cambiamenti del nostro pianeta e soprattutto creare un mondo più sicuro e prosperoso. [b]E20PROGETTI[/b] ha curato per quest’evento il progetto grafico della comunicazione e l’allestimento della mostra.